Originaria del Centro America è, tra le annonaceae, quella che si adatta maggiormente al clima temperato-caldo. Sensibile al gelo, la sua diffusione a fini produttivi
è limitata all'area del limone. In Sicilia e Calabria piante isolate e piccoli impianti di semenzali di origine varia esistono da oltre 50 anni. In clima temperato-caldo
l'A.Chirimoya si comporta da pianta spogliante buttando le foglie nel periodo di febbraio-marzo. Si adatta a diversi tipi di suolo, predilige quelli da medio impasto a sciolti, comunque ben drenati, con un ph da 6,5 a 7,6. Riguardo la qualità dell'acqua di irrigazione può considerarsi pianta sensibile alla salinità con gli stessi limiti di tolleranza dell'avocado.

Risponde bene agli apporti di sostanza organica e a concimazioni equilibrate. Gli interventi di potatura, necessari per una buona produzione, tendono principalmente a dare una forma equilibrata (normalmente a vaso) prevenendo rotture dovute al carico dei frutti. Il periodo nelle nostre aree cade intorno marzo, alla caduta delle foglie, prima dell'ingrossamento delle gemme.

Viene riprodotta normalmente da seme e successivo innesto. Alcune varietà danno portinnesti vigorosi che inducono sviluppo e messa a frutto precoce e un minore numero di semi.

Tra le cultivars in osservazione nel versante orientale dell'Etna da oltre un decennio la più interessante per impianti produttivi ci sembra essere la Fino de Jete: di origine Spagnola, altamente produttiva; frutti di forma regolare, pelle relativamente liscia, buona pezzatura e resistenza ai trasporti, ridotto numero di semi, eccellente qualità. Periodo di raccolta novembre-dicembre.
Altre varietà:
- 102 simile alla Fino de Jete, interessante, da verificare;
- Bays origine Ventura California 1920; raccolta tardiva, pelle non liscia, buona qualità e produzione, di interesse
   amatoriale nelle nostre aree;
- White origine Lemon Grove, California 1928; pianta vigorosa, scarsamente produttiva, frutti umbonati;
- Spain poco produttiva;
- African Pride di interesse amatoriale.